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Immagine del redattoreMichele Pilutti

Buona la prima: gli esiti del primo appuntamento di B.Cloud!

Buona la prima! Si è tenuto il primo dei quattro appuntamenti di “B.Cloud. I Tavoli virtuali della condivisione” in programma nel primo semestre dell’anno. Con questo format, per la prima volta svolto on line, B.First, che al centro dei programmi ha lo sviluppo dei giovani nel nostro sport, ha voluto proporre un argomento in grado di mettere a confronto le idee dei tecnici sul ruolo del coach oggi. Si é discusso, infatti, sui metodi per favorire l’ingresso di ragazze e ragazzi al nostro sport e soprattutto per coinvolgerli ed evitare gli abbandoni.


“Allenatori o allevatori” è stato il titolo provocatorio dato all’evento inaugurale a cui hanno partecipato circa una trentina di coach provenienti da tutta Italia che hanno portato la loro personale esperienza: qualcuno con quasi cinquant’anni di attività, altri da poco affacciati al nostro mondo, ma tutti disponibili a fornire idee e illustrare i propri personali metodi di coinvolgimento dei piccoli e grandi atleti.


Ha trovato tutti d’accordo l’idea che l’allenatore sia l’indiscusso punto di riferimento del processo, e che ogni progetto che si vuole realizzare debba essere svolto al meglio delle proprie possibilità, facendo, se necessario, programmi a breve termine purché realizzabili in maniera ottimale. In sintesi: piccoli passi ben fatti.


Un interessante contributo lo hanno portato due allenatrici-mamme che si sono affacciate al baseball/softball seguendo i propri figli e che, volendo aiutare e portare un apporto concreto, si sono messe a disposizione facendo il corso di tecnico di base e svolgendo attività in campo, pur provenendo da altre discipline sportive e non avendo mai giocato a baseball/softball. Un esempio che sarebbe da portare e da valorizzare per dare maggiore impulso al coinvolgimento dei genitori. Una ricerca sullo stato di salute dello Sport in Emilia Romagna, portata ad esempio, ha dimostrato infatti che la motivazione che spinge i bambini a svolgere attività passa dall’incoraggiamento che proviene per il 90,6% dalla famiglia. Questo a dimostrare che un’associazione sportiva che riesce a coinvolgere i genitori parte con un vantaggio importante nella lotta all’abbandono.


La serata ha inoltre evidenziato l’importanza di far appassionare i ragazzi, argomento sentito in particolare dagli allenatori di squadre giovanili, che hanno anche testimoniato come empatia, impegno e passione vengano prima percepite ed apprezzate dai ragazzi e poi restituite attraverso un´attiva partecipazione.


È stato altresì condivisa la necessità che il campo da baseball diventi un luogo piacevole dove svolgere un´attività sportiva, obiettivo che può essere raggiunto usando sistemici ludici per coinvolgere e divertire i nostri allievi, soprattutto i più piccoli.


La tecnologia invece ha diviso l’opinione dei vari protagonisti della serata: da una parte è stata portata come esempio da valorizzare di strumento attivo ed efficacie nella crescita degli atleti, da altri è vista come qualcosa da mettere da parte e far dimenticare per qualche ora mentre si pratica lo sport. Tutti d’accordo però nell’usarla in modo equilibrato e corretto come mezzo a nostra disposizione per il conseguimento di obiettivi specifici. Spunti tutti interessanti che saranno sviscerati dai partecipanti al secondo appuntamento di B.Cloud dal titolo “Battuta: innovazione tecnologica e tradizione, scontro o incontro?” che si terrà il giorno 18 aprile sempre alle ore 21:00 e per il quale è possibile iscriversi cliccando qui.


Alla domanda iniziale se siamo allenatori o allevatori non abbiamo quindi ricevuto una risposta univoca, in quanto in sintesi l’allenatore si differisce in programmazione con competenza e conoscenza per favorire l´adattamento ai ragazzi ed al loro mondo, mentre l’allevatore aiuta con l’esperienza e creando opportunità alla crescita. Che un coach sia piú allenatore o allevatore, forse, alla fine poco importa se riesce a coinvolgere e far crescere, non solo sportivamente e tecnicamente, i ragazzi ed a farli appassionare allo sport che noi tanto amiamo: il baseball.



Felici di aver contribuito allo sviluppo di un sano o costruttivo dibattito finalizzato ad aiutare i ragazzi e sostenere il loro sviluppo tecnico, attraverso B.Cloud e le altre iniziative che riusciremo a realizzare, anche grazie ai contributi economici volontari che riceveremo, continueremo con altri argomenti ed iniziative a coinvolgere un sempre maggior numero di appassionati tecnici per divulgare nel miglior modo possibile il credo dell’associazione B.First, a cominciare dal prossimo appuntamento del 18 aprile. Non mancate, la parola passa a voi!

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